Che cos’è la pratica ENEA e quando è obbligatoria

Che cos’è la pratica ENEA e quando è obbligatoria

Se stai pensando di ristrutturare casa in un’ottica di risparmio energetico, non puoi ignorare l’importanza della pratica ENEA. Si tratta, infatti, di un passaggio fondamentale per chi vuole accedere a detrazioni fiscali come l’Ecobonus e il Superbonus

In questo articolo andremo ad analizzare nel dettaglio che cos’è la pratica ENEA. 

Dopo aver chiarito questo punto, ci soffermeremo su come si invia la pratica e sui casi in cui essa risulta strettamente necessaria. 

Che cos’è la pratica ENEA?

La pratica ENEA è una comunicazione obbligatoria che deve essere inviata all’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) quando si effettuano interventi di miglioramento energetico su un edificio. Come anticipato, il fine ultimo di questa pratica è quello di permettere agli utenti di accedere alle detrazioni fiscali legate all’efficienza energetica. 

Questa comunicazione, infatti, è necessaria per dimostrare che i lavori effettuati siano conformi alle normative nazionali in vigore per il settore edilizio. Soltanto in questo modo sarà possibile ottenere i benefici fiscali previsti dalla legge.

Un’informazione importante e da tenere a mente è che la pratica ENEA dovrà essere completata entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Quando è obbligatoria?

Abbiamo detto che la pratica ENEA è obbligatoria. Ma non abbiamo ancora specificato quali sono i casi in cui essa può e deve essere richiesta

Come abbiamo spiegato in precedenza, tale pratica serve principalmente ad ottenere determinate agevolazioni fiscali. Ci sono tuttavia dei casi in cui tali agevolazioni e detrazioni non sono previste dallo Stato, quindi la pratica ENEA risulterebbe inutile. Un principio di base per comprendere quali sono i lavori di ristrutturazione edilizia che necessitano della pratica ENEA consiste nel fatto che tali interventi debbano essere finalizzati ad un risparmio di energia.

Di seguito andremo dunque a chiarire per quali tipologie di lavori di ristrutturazione – una volta presentata l’ENEA – si potrà accedere alle detrazioni fiscali.

1. Isolamento termico, che consiste nell’applicazione di un sistema di isolamento sulle pareti esterne dell’edificio al fine ridurre la dispersione di calore dell’edificio. In questo modo, si andranno ad abbattere i consumi energetici e migliorerà la classe energetica dell’edificio.

2. Sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti più efficienti, come le caldaie a condensazione o le pompe di calore.

3. Installazione di impianti fotovoltaici e solari termici, che permettono rispettivamente di produrre energia elettrica sfruttando l’energia solare e di produrre acqua calda sanitaria.

4. Sostituzione di serramenti e infissi. Anche lavori di questo tipo permetteranno di risparmiare energia, se si adotteranno modelli ad alta efficienza energetica come le finestre a doppio o triplo vetro. La sostituzione degli infissi migliora l’isolamento termico dell’edificio, riducendo così la dispersione di calore attraverso finestre e porte.

5. Sostituzione di caldaie obsolete, installazione di sistemi di domotica per il controllo energetico degli impianti e realizzazione di sistemi di accumulo energetico. Tutti questi lavori contribuiscono a migliorare l’efficienza energetica di un immobile e possono pertanto beneficiare di detrazioni fiscali.

Come si registra la pratica all’ENEA?

Come abbiamo ampiamente spiegato nel corso di questo articolo, per accedere alle agevolazione fiscali previste dallo Stato bisognerà inviare la comunicazione all’ENEA a lavori ultimati. A questo punto, l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) verificherà la conformità degli interventi alle normative e calcolerà i risparmi energetici ottenuti. 

Ma andiamo ad analizzare, adesso, quali sono i passaggi necessari per registrare l’intervento all’ENEA. 

Il primo step consiste nella compilazione della modulistica ENEA: il modulo da compilare è disponibile online disponibile accedendo al sito dell’ENEA

Una volta compilato il modulo – ed aver inserito quindi tutte le informazioni sugli interventi effettuati, sul tipo di edificio, sui materiali utilizzati e sui risparmi energetici attesi – bisognerà inviarlo. Per farlo basterà caricare i documenti richiesti, che possono includere la relazione tecnica, le certificazioni dei materiali utilizzati e le fatture di acquisto.

Dopo aver ultimato il processo di invio, non resterà che aspettare la conferma dell’avvenuta ricezione della pratica da parte dell’ENEA. 

A questo punto, l’intervento sarà registrato e potrai procedere con la richiesta di detrazione fiscale.

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