Detrazioni fiscali: cosa cambia nel 2025
Quali saranno i cambiamenti del panorama delle detrazioni fiscali in questo 2025? E cosa resterà invariato? Vi anticipiamo fin da subito che le modifiche, in Italia, saranno numerose. E riguarderanno soprattutto i bonus edilizi.
Ed è proprio su questo aspetto che andremo a concentrarci in questo articolo, andando ad analizzare nel dettaglio cosa cambierà e cosa invece rimarrà invariato rispetto agli anni precedenti.
Detrazioni fiscali: la rimodulazione del bonus edilizio
Come anticipato, nel 2025, con la nuova Legge di Bilancio, ci saranno alcuni cambiamenti sulle detrazioni fiscali per i bonus edilizi. Ma andiamo a vedere di cosa si tratta.
La prima modifica riguarderà gli sconti sulle ristrutturazioni e gli interventi sulla casa. Essi verranno infatti ridotti gradualmente, ma non per tutti allo stesso modo. Ti spieghiamo meglio. Se si tratta della tua prima casa, quindi quella in cui vivi, le agevolazioni saranno più alte. Il discorso cambierà, invece, per le seconde case e per gli altri tipi di immobili: in questi due casi gli incentivi saranno un po’ più bassi.
In altre parole, l’idea è quella di dare una spinta maggiore a chi migliora la propria abitazione principale, mentre per gli altri immobili il vantaggio fiscale sarà più contenuto.
Ma scendiamo un po’ più nel dettaglio, andando a dare uno sguardo concreto ai numeri specifici di: bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus e superbonus.
Bonus ristrutturazioni ed ecobonus: quali saranno le differenze tra la prima e le altre case?
Le differenze tra abitazione principale e altre abitazioni, per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni, saranno notevoli. Oltre alle variazioni nelle aliquote, è da sottolineare che sono state introdotte restrizioni sui beneficiari. Ad esempio, non sarà più possibile per familiari conviventi, comodatari o inquilini usufruire delle detrazioni.
Ma diamo ora uno sguardo alle cifre relative al bonus ristrutturazioni riportate dal portale infobuild.it:
- Abitazione principale. L’aliquota di detrazione rimane al 50% per le spese sostenute nel 2025, con un tetto di spesa di 96.000 euro. Nel 2026 e 2027, l’aliquota scenderà al 36%, mantenendo lo stesso limite di spesa.
- Altre abitazioni. Per le seconde case, l’aliquota sarà del 36% nel 2025 e del 30% nel biennio successivo, con tetto di spesa invariato. Dal 2028 al 2033, per tutti gli immobili, l’aliquota sarà del 30% con un tetto di spesa ridotto a 48.000 euro.
Ponendo la lente d’ingrandimento, poi, sull’aspetto ecobonus, le differenze tra la prima casa e le altre abitazioni saranno le seguenti:
- Abitazione principale. L’aliquota sarà del 50% nel 2025 e del 36% nel 2026 e 2027.
- Altre abitazioni e immobili non residenziali. L’aliquota sarà del 36% nel 2025 e del 30% negli anni successivi.
Inoltre, dal 2025, saranno esclusi dagli incentivi gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili. Resteranno incentivabili, invece, gli impianti di riscaldamento ibridi.
Quali le differenze per sismabonus e superbonus?
Il sismabonus e il superbonus nel 2025 presenteranno alcune differenze chiave rispetto agli altri anni. Queste riguarderanno soprattutto i beneficiari, le tipologie di lavori e le percentuali di detrazione.
Concentrandoci sul sismabonus – per i lavori di messa in sicurezza antisismica degli edifici e per l’acquisto di immobili antisismici – questo sarà prorogato fino al 2027, ma con quote differenziate a seconda della casa di riferimento:
- Abitazione principale. Nel 2025, l’aliquota sarà del 50%; nel 2026 e 2027, scenderà al 36%.
- Altre abitazioni e immobili non residenziali. Nel 2025, l’aliquota sarà del 36%; nel 2026 e 2027, scenderà al 30%.
In merito al superbonus, le principali differenze del 2025 rispetto agli anni precedenti riguarderanno le percentuali di detrazione e i requisiti per accedere al beneficio.
Vediamo, anche in questo caso, quali saranno le differenze tra abitazione principale e secondarie.
- Abitazione principale. Per gli interventi su abitazioni principali, il superbonus continua a prevedere una detrazione del 65% delle spese sostenute. Tuttavia, è necessario che i lavori siano stati avviati entro il 15 ottobre 2024, con la presentazione della Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) o una delibera condominiale per i condomìni. L’importo massimo su cui calcolare la detrazione è di 96.000 euro per unità immobiliare, suddiviso in 10 quote annuali.
- Altre abitazioni. Per queste abitazioni la detrazione scende al 50%, e il limite di spesa resta fissato a 96.000 euro per unità immobiliare. Anche in questo caso, la detrazione è distribuita in 10 quote annuali..
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