Pratica ENEA: quando è necessaria nel 2025

Pratica ENEA: quando è necessaria nel 2025

Se stai ristrutturando casa o hai in programma lavori di efficientamento energetico, probabilmente hai sentito parlare della pratica ENEA. Ma cos’è esattamente? In che modo può influire sui tuoi lavori di ristrutturazione? E, soprattutto, quando diventa obbligatoria (nel 2025)?

Tale pratica è una comunicazione obbligatoria che devi inviare all’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) quando effettui, appunto, lavori di ristrutturazione o interventi di efficientamento energetico sulla tua casa. Essa serve a certificare che gli interventi eseguiti rispettano i criteri previsti per ottenere le detrazioni fiscali, come quelle legate al Superbonus, Ecobonus, o Bonus Ristrutturazioni

Le regole e le aliquote sono soggette a variazioni da un anno all’altro, quindi è sempre positivo informarsi in anticipo e, se necessario, farsi aiutare da un professionista per non perdere nessun vantaggio.

In questo articolo, cercheremo di fare un po’ di chiarezza, esplorando nel dettaglio come funziona l’ENEA e quando è necessario adempiere a questa obbligazione nel 2025. 

Quando serve la pratica ENEA nel 2025?

Come accennato, nel 2025 – così come lo scorso anno – la pratica ENEA è necessaria se vuoi ottenere le detrazioni fiscali previste per lavori che migliorano l’efficienza energetica della tua casa

Per esempio, se sostituisci le finestre con modelli a risparmio energetico, installi pannelli solari o cambi la caldaia con una più efficiente, devi comunicarlo all’ENEA. Anche nel caso di ristrutturazioni edilizie che comportano un risparmio energetico (tipo l’acquisto di elettrodomestici di classe alta, ma solo se collegati a lavori di ristrutturazione), la comunicazione è obbligatoria.

Nel 2025, alcuni incentivi hanno subito delle modifiche rispetto agli anni precedenti. 

Tra questi c’è il Superbonus, che è stato prorogato – inizialmente prevedeva una detrazione fiscale del 110% per le spese sostenute fino al 30 giugno 2022 – con una riduzione progressiva delle aliquote:

  • 70% per le spese sostenute nel 2024,
  • 65% per le spese sostenute nel 2025.

Per verificare le normative aggiornate sul Superbonus (e non solo) e ottenere informazioni dettagliate sulle aliquote e le condizioni di accesso, ti consigliamo di consultare sempre delle fonti ufficiali, come il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Come si invia la pratica ENEA nel 2025?

La procedura di invio della pratica è online. Per farlo, dunque, devi registrarti sul sito ufficiale ENEA, compilare una scheda con i dettagli dell’intervento e inviare il tutto entro 90 giorni dalla fine dei lavori. 

Una volta fatto tutto questo, il sito ti fornirà una ricevuta, che ti conviene conservare con cura, nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate faccia controlli.

(Abbiamo scritto anche un altro articolo che parla di questo: puoi leggerlo qui). 

Cosa succede se non la invio?

Se dimentichi di inviare la pratica ENEA, potresti perdere il diritto alle detrazioni fiscali. Non ci sono multe o sanzioni vere e proprie, ma ti troveresti a dover rinunciare a un bel risparmio sulle tasse. Se ti accorgi in ritardo di non averla inviata, in alcuni casi puoi rimediare con una comunicazione tardiva, ma meglio non rischiare!

Perché è importante inviare la pratica?

Come abbiamo detto, tale pratica serve a garantire l’accesso alle detrazioni fiscali. 

Ma non è tutto. Ragionando in un’ottica più globale, inviare correttamente la pratica ENEA serve anche per supportare l’efficienza energetica a livello nazionale. L’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile, infatti, raccoglie e monitora i dati relativi agli interventi di efficientamento energetico effettuati in Italia, contribuendo alla creazione di un quadro complessivo sull’impatto delle politiche ambientali. 

Inviando la pratica ENEA, dunque, contribuirai anche a un’iniziativa collettiva di sostenibilità

Inoltre, nel caso in cui ci siano controlli da parte delle autorità fiscali o altre verifiche, avere la documentazione in ordine e la pratica inviata in tempo diventa essenziale per dimostrare la corretta esecuzione dei lavori e mantenere i benefici fiscali.

Se vuoi leggere altri articoli su temi legati all’edilizia e alle infrastrutture, ti invitiamo a visitare il nostro blog. Troverai anche molte curiosità ed idee per arredare e ristrutturare la tua casa!

Leave a Comment

Your email address will not be published.